Marketing locale
10 azioni da fare subito e gratuitamente

Le piccole imprese in Italia sono la grande maggioranza: 

  • imprese fino a 10 addetti
  • imprese a carattere familiare
  • imprese personali
  • liberi professionisti

In questo articolo parliamo proprio di loro perché è ragionevole pensare che siano loro le imprese che operano localmente: hanno cioè un mercato locale (regionale, provinciale o di paese che sia).

Per queste realtà, soprattutto quelle che lavorano con un mercato di paese più un raggio diciamo di 10 / 15 km è fondamentale migliorare la propria visibilità online locale, quella che noi tecnici del marketing digitale chiamiamo local SEO.

Alcuni esempi di queste imprese?

  • Negozi di alimentari
  • Ristoranti, bar, etc.
  • Benzinai, autolavaggi
  • Negozi
  • Professionisti come fisioterapisti, osteopati, massaggiatori etc.
  • Centri medici
  • Farmacie

Tutte quelle realtà che sono fortemente legate col territorio e richiamano clienti del paese, lavoratori nel paese o di passaggio.

 

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1. Aprire una scheda Google My Business

Google My Business è in principale servizio su cui concentrarsi per avere dei risultati riguardanti la visibilità locale.
Per chi non lo conoscesse, GMB è un servizio gratuito messo a disposizione da Google per i business locali dove poter inserire:

  1. Nome del business
  2. Categoria principale ed alcune categorie secondarie
  3. Indirizzo, numero di telefono, orari di apertura ed orari speciali (ad esempio chiusure per feste piuttosto che aperture straordinarie)
  4. Prodotti e servizi offerti
  5. Post
  6. Foto e video del negozio e dei prodotti
  7. Ottenere recensioni
  8. A discrezione del negoziante, attivare un servizio di messaggistica che funziona su Google Maps e nei risultati di ricerca di Google

Per essere estremamente chiaro, Google My Business è quel risultato o quell’insieme di risultati che si ottengono quando si fa una ricerca locale – soprattutto da smartphone.

Eccone qualche esempio:

Creare una scheda Google My Business è fondamentale per aumentare la propria visibilità e – soprattutto – è gratis.

Non starò a spiegarti come fare, ci sono tantissimi tutorial online ed eventualmente puoi chiederci una consulenza, ma ti darò alcuni consigli per migliorare la visibilità della tua scheda Google My Business e comparire più facilmente negli smartphone delle persone che cercano prodotti o servizi simili al tuo.

2. Completare e mantenere aggiornata la scheda Google My Business

Un piccolo ma esaustivo elenco delle azioni da fare per completare e mantenere aggiornata la scheda GMB:

  1. Inserisci il nome corretto del tuo punto vendita: quello per cui è conosciuto e che – immagino – sia leggibile sull’insegna
  2. Inserisci gli orari corretti del punto vendita
  3. Inserisci gli eventuali orari speciali: la domenica solitamente sei chiuso ma quella domenica c’è la festa di paese e decidi di tenere aperto? Inseriscilo negli orari speciali.
  4. Inserisci la corretta categoria di appartenenza principale e le secondarie. Queste incidono molto sul posizionamento perciò scegli con attenzione.
  5. Fai consegne o servizi a domicilio? Inserisci l’area coperta dai tuoi servizi.
  6. Inserisci una descrizione del tuo business e di te che contenga delle parole che possano essere di richiamo per il tuo potenziale cliente
  7. Inserisci i prodotti o servizi che offri.
    Nel caso dei prodotti inserisci titolo, categoria di appartenenza, fotografie, descrizioni e se lo desideri, prezzo.
  8. Aggiungi costantemente fotografie dei locali, dei prodotti e del personale al lavoro. E’ un segnale che l’attività è  aperta.
  9. Se sei sicuro di potergli dare attenzione attiva la funzione di messaggistica: comincia ad essere apprezzata dagli utenti e Google apprezza che tu la abbia attivata. Ricordati di rispondere il più presto possibile! (Indicativamente 1-2 ore)

3. Richiedi e gestisci le recensioni

Le recensioni sono il più importante indicatore di importanza per Google: più ne hai (e più positive sono) più sarà portato a premiarti.

Per darti un’idea: a parità di distanza e business, Google premierà l’attività con più recensioni, positive e ben gestite.

Cosa si intende per gestite?
Intendo dire che dovrai rispondere a tutte le recensioni, anche quelle positive, anche quelle con solo delle stelline, anche quelle negative, sempre tenendo conto che non ti stai rivolgendo solo a quell’utente singolo, ma a tutte le persone che leggeranno le recensioni, proprio come una discussione in un luogo pubblico.

Per richiedere le recensioni c’è un semplicissimo codice da inviare ai tuoi clienti – in qualsiasi modo: WhatsApp, Telegram, SMS, Email etc – che li porta direttamente sulla funzione di scrittura di una recensione.

NOTA A MARGINE
Le recensioni negative sono parte del gioco: come è normale che sia non possiamo piacere a tutti, perciò sappi che ne riceverai.
Il mio suggerimento è di respirare, respirare, respirare, farsi un giro e poi, dopo averci ragionato, rispondere.
Inoltre sono un ottimo specchio per la nostra attività: ci danno informazioni importanti sui punti che potremmo potenzialmente migliorare del nostro business.

NOTE A MARGINE 2
Richiedere le recensioni è un ottimo modo per ottenere i contatti dei tuoi clienti: nome, cognome, numero di telefono ed email.

Dovrai richiederli rispettando la normativa sulla privacy, ma saranno un tuo ottimo alleato per future campagne di marketing sia a pagamento come Facebook ADS sia gratuite, come email marketing.

4. Aggiungi prodotti e servizi alla tua scheda Google My Business

Ti sarà capitato di cercare un prodotto con una ricerca su Google tipo:  “ricariche stampante XY Concorezzo“.

Questo tipo di ricerca attiva i prodotti o servizi su Google My business, va quindi da se che creare e mantenere aggiornata questa sezione sia un punto molto “vicino a farti fare soldi”.

Ecco un esempio di prodotti in una ricerca locale:

5. Utilizza i post della scheda Google My Business

Google My Business ti permette di creare dei post di diverse categorie, ognuno con fini e funzioni diverse.
Citando Google: “I post verranno pubblicati nei servizi Google sul Web, come Maps e Ricerca“.

  • Aggiornamento per Covid-19
  • Offerta
  • Novità
  • Evento
  • Prodotto 

I post hanno una “durata” di 7 giorni, dopo di ché spariranno dai risultati di ricerca di Google.
L’unica eccezione è l’evento, che rimane attivo per il tempo della durata dell’evento. 

Post Google My Business

6. Apri una pagina Facebook (e non solo)

Sicuramente Facebook lo conosci. Probabilmente saprai che su Facebook esistono due entità per avere una presenza digitale:

  1. Profili: per le persone fisiche
  2. Pagine: per tutto ciò che è inerente business, politica o non è una persona fisica

Il mio consiglio è di aprire una pagina Facebook impostandola correttamente ed in tutte le sue parti (potrai aiutarti utilizzando le informazioni utilizzate per l’apertura della pagina Google My Business).

Alcune cose da fare che ti aiuteranno nella visibilità su Facebook:

  • Collegare il tuo account WhatsApp Business nelle call to action
  • Creare “Facebook Shop“: quella che una volta si chiamava “vetrina” ed ora è un vero e proprio negozio online (potrai scegliere se vendere o semplicemente mostrare la mercanzia)
  • Collegare il tuo profilo aziendale Instagram
  • Inserire la zona di consegna
  • Postare con costanza: 2 o 3 post alla settimana saranno sufficienti.
    Ricordati che la regola aurea è “fare un post quando si ha qualcosa di rilevante da dire”. Se devi postare per postare, piuttosto non farlo”.
    Ogni volta che stai per pubblicare prima chiediti: ai miei clienti importa qualcosa di quello che sto per dire?
  • Creare post con offerte commerciali via coupon per capire quanto ritorno hai da questo canale
    Questo ne è un esempio:

Abbiamo detto che i business utilizzano le pagine per creare la propria presenza su Facebook, ma è anche vero che i business locali sono quelli in cui le persone rivestono la maggiore importanza.
Pensa per esempio al negozio di abbigliamento dove la commessa e la titolare sono i tuoi punti di riferimento per il consiglio giusto, o che ti tengono da parte il tal prodotto.

Allora in questi casi utilizzare il profilo personale per condividere alcuni post della pagina è – secondo me – ragionevole.

Non esagerare ovviamente: Facebook lo noterebbe e ti penalizzerebbe fino a chiuderti il profilo, ma se ogni qualche post ne condividi anche qualcuno riguardante la tua attività stai solo facendo una cosa che si ripete anche nella realtà.

Nel condividere post col tuo profilo un’importante risorsa sono i gruppi locali: quei gruppi che hanno quei nomi tipo “Sei di Bareggio se..” o che comunque hanno una rilevanza locale.

Mettiti in contatto con gli amministratori di quel gruppo e comunicagli le tue intenzioni: tessere delle relazioni con loro che sono gli “influencer” di quel gruppo ti permetterà di avere maggiore successo. 

Potresti addirittura pensare di fare delle promozioni speciali per questi gruppi
Hai presente il post del coupon di poco fa? Una cosa così, dedicata ai membri del gruppo locale.

7. Apri un profilo Instagram aziendale

Come per Facebook anche Instagram ha una divisione nella presenza online.
Vediamola:

  • Profilo personale
  • Profilo creator
  • Profilo aziendale

Avere un profilo aziendale – oltre che essere corretto per le policy di Facebook – ti permette di avere delle funzioni in più che sul personale non hai.

Ad esempio:

  • Dati analitici dei tuoi post, del tuo profilo e dei tuoi  follower
  • Possibilità di inserire indirizzo, numero di telefono e sito web
  • Possibilità di collegare lo shop Facebook
  • Possibilità di collegare WhatsApp business 
  • Possibilità di collegare alcuni siti di prenotazione come, ad esempio, The Fork

Tolto il discorso dei gruppi – che su Instagram non esistono – e della zona di consegna, su Instagram ti posso dare gli stessi consigli di Facebook.
Puoi continuare ad avere un profilo business ed un profilo personale, condividendo col profilo personale i post del profilo business (esistono delle app apposta per farlo) e potresti utilizzare degli hashtag, sia di brand che di luogo.

Cerca degli hashtag sensati e non esagerare: gli hashtag sono dei macro contenitori per unire i post di un certo argomento, non un modo per abbellire il testo.
Perciò il consiglio è di inserire un paio di hashtag per il prodotto servizio, un paio per il luogo e se vuoi un hashtag di brand per veicolare tutti i tuoi post, in modo che anche i tuoi clienti possano usarlo.

8. Crea un profilo WhatsApp Business

Si, WhatsApp ha una versione business.
Puoi utilizzarlo col numero fisso del tuo punto vendita, con un altro numero dedicato al business o con il tuo stesso numero di cellulare; va installato su un cellulare e poi potrai utilizzarlo su un massimo di 4 pc contemporaneamente.

I vantaggi di avere WhatsApp business sono:

  1. Poter usare un numero fisso
  2. Poter inserire informazioni aziendali come indirizzo, numero di telefono, orari di apertura
  3. Poter impostare dei messaggi che partono in automatico a seconda di:
    – Orario di apertura
    – Giorno di apertura
    – Inizio della conversazione
  4. Inserire il catalogo dei prodotti di Facebook (lo stesso di Facebook ed Instagram sopra menzionati)
  5. Impostare delle risposte rapide
  6. Taggare i tuoi clienti in base a ciò che ti è comodo. Ad esempio: una pizzeria potrebbe taggare i clienti per zone della città
  7. Possibilità di creare delle liste broadcast che ti permettono di inviare 1 solo messaggio a più clienti contemporaneamente. L’effetto per te sarà quello di aver scritto ad un gruppo di persone ma in realtà si aprirà una conversazione 1 ad 1 con ogni persona presente nella lista.
  8. E’ integrabile con i post di Facebook ed Instgram, sia nei post gratuiti che in quelli che deciderai di sponsorizzre

Qui sotto alcune schermate di WhatsApp Business

Cataloghi-whatsapp

9. Iscrizione a directory locali

Con l’avvento della pandemia si sono creati moltissimi siti che aggregano punti vendita e professionisti attorno a luoghi più o meno vasti.
Iscriversi a queste directory permette di avere un altro punto di visibilità ed intercettare un altro tipo di traffico.
Solitamente si possono inserire nome dell’attività, categoria, indirizzo, contatti e servizi offerti, un pò come per Google My Business.

Un esempio di questo genere di sito, a livello italiano, è Top-Negozi.it

10. Iscrizione a servizi locali

Conosci sicuramente Google Maps, è il servizio di mappe più famoso.
Ma non è l’unico servizio di questo tipo, ci sono diversi altri servizi di navigazione ed esplorazione dei luoghi.
Ecco alcuni dei principali:

  • Waze – App alternativa a Google Maps
  • Bing Places – Il corrispettivo di Google My Business ma su Bing
  • TripAdvisor 
  • Apple Maps Connect – Il corrispettivo di Google Maps ma per dispositivi IOS
  • Here – Un servizio di mappe creato da case automobilistiche apposta per le proprie auto
  • FourSquare – Un’app per geolocalizzarsi e lasciare recensioni
  • Facebook Local

A seconda della categoria di appartenenza del tuo business potrai iscriverti a più o meno di questi servizi.

10 + 1. Iscriversi a Satispay

Satispay è un sistema di pagamento che non utilizza contanti o carte: si installa un’app sul proprio cellulare, ci si registra, si collega il conto bancario e si è pronti ad inviare o ricevere denaro. 

Lo consiglio non tanto per il sistema di pagamento e le sue funzioni di cashback e pubblicità in-app, quanto perché al suo interno incorpora una funzione “scopri negozi o categorie” geolocalizzata in cui il tuo negozio potrebbe essere trovato se fosse presente.

satispay-business-lista-negozi

Concludendo..

Come hai visto le possibilità per farsi trovare utilizzando servizi digitali senza spendere 1€ sono molte.
Se una volta fatte queste trovassi interessante la presenza digitale e volessi saperne di più potresti mandarmi un messaggio tramite il form qui sotto: potremo valutare insieme la tua situazione e scegliere se e come muoverci.

Francesco Saverio Maggioni

Francesco Saverio Maggioni

Marketing manager

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